sabato 28 marzo 2015

Convegno Scuola - Famiglia. Un’etica familiare e sociale



Un’etica familiare e sociale

Analisi  e  riflessioni  
 
San Gavino – Aula Magna Istituto Comprensivo. Marzo 2015

Ore 09.30
Ha introdotto: Gianni Aresu     Docente ICS San Gavino Monreale

Con la presentazione del convegno “Un’etica familiare e sociale” e in particolare al rapporto tra scuola e famiglia, il docente Gianni Aresu da il benvenuto ai relatori e alla platea. Percorre le varie fasi degli interventi e le tematiche assegnate a ciascun relatore.
 

Regalo graditissimo per gli ospiti è stato il calendario interreligioso realizzato dai ragazzi della seconda B della Secondaria di 1° grado insieme al professore Pierpaolo Saba. Il calendario include le religioni cristiane, musulmane ed ebraiche con fini culturali, di amore e rispetto verso ogni uomo, di sensibilizzazione al dialogo e all’accoglienza, ma anche pratici, dato che tali informazioni possono essere utili per scuole, ospedali, e ovunque sia presente un’utenza di differenti religioni e professionalità. I colori differenti dei caratteri poi evidenziano le tradizioni e le feste religiose. Se il primo gennaio, per la Chiesa romana, è la solennità della Madre di Dio, il 3 gennaio per l’Islam si celebra il Mawlid Al-Nabi, la nascita del profeta Maometto.
 
Saluti

       Susanna Onnis -  Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo  San Gavino-Sardara

Prende la parola la dirigente scolastica Susanna Onnis che saluta i genitori presenti, gli alunni delle classi seconde e terze, i componenti del Consiglio d’Istituto, i sacerdoti delle due parrocchie, il comitato scolastico dei genitori di Sardara, l’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di San Gavino. La Dirigente ricorda che il principio del fare, del partecipare, dell’interagire, dello scoprire, dell’imparare divertendosi, sono gli ingredienti base del nostro operato e rivolgendosi ai ragazzi li fa riflettere sul fatto che prima di tutto: “cari ragazzi siete persone e come tali vi consideriamo, siete alunni a scuola, figli a casa, nipoti con gli zii e i nonni, ma il nostro obiettivo resta quello di considerarvi persone anche se assumete diversi connotati in tante situazioni. Il delicato compito della scuola è quello di contribuire a costruire la personalità di ogni studente e dobbiamo saper costruire in ciascuno la capacità di saper riconoscere il valore delle conoscenze e, soprattutto, la capacità di giudizio”.

      Dott. Carlo Tomasi -  Sindaco di San Gavino

Segue l’intervento del sindaco Dott. Carlo Tomasi che esprime le sue emozioni nello stare nell’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo, luogo importante per il percorso politico dell’attuale Amministrazione Comunale. Qui, ricorda, si è inaugurato il 10 giugno 2014 il primo Consiglio Comunale che guida. Dott. Tomasi cita il suo amore per la scuola, dove si è formato e dove si educano e si incontrano i nostri futuri cittadini. La scuola, prosegue, è il luogo dove si uniscono tutte le comunità: quella politica, religiosa, quella delle forze dell’ordine e quella scolastica. Il tema del convegno ci fa pensare all’etica che è la disciplina con cui ci insegnano le regole e si occupa di considerare e valutare l'insieme degli atti che costituiscono la condotta (l'agire) dell'individuo. Con la morale invece trattiamo l'insieme delle consuetudini sociali legate ad una certa tradizione culturale o gruppo sociale o individuo particolare e riguarda proprio come ci comportiamo.

Ricorda a tutti che è compito anche della politica combattere le devianze che violano le norme di una collettività e che incidono tanto sul disagio sociale ed economico. Per questo motivo sono state inserite molte azioni nei programmi dell’Amministrazione attuale per prevenire o riportare alla norma i comportamenti devianti. Non bisogna mai abbassare la guardia e tutte le forze sociali devono collaborare per il benessere della propria comunità.

     Mons.  Giovanni Dettori  - Vescovo della Diocesi di Ales-Terralba

Anche Monsignor Dettori mette l’accento sull’importante ruolo della scuola nel fornire formazione ed educazione. Se si vuole valorizzare la relazione tra scuola e famiglia non significa soltanto saper relazionarsi con il proprio ambiente di vita, ma anche partecipare alla costruzione comune del mondo futuro. Per fare ciò abbiamo bisogno di istruzione ed educazione, di volontà, di conoscenze sul mondo e delle relative competenze.
E’ necessario creare una scuola inclusiva, accogliente per tutti e capace di offrire a ciascuno ciò di cui ha bisogno perché solamente quando un alunno si sente riconosciuto e accolto nella sua individualità può sviluppare un’immagine di sé positiva e un’autostima che gli consentono di crescere e di apprendere.

Ore 10.00
Sono intervenuti
Sivilli Vito – Maggiore Guardia di Finanza – Cagliari
Il valore della legalità per diventare grandi


Proseguono gli interventi e parte proprio dal Maggiore della Guardia di Finanza di Cagliari - Sivilli Vito – la riflessione sul concetto che la legalità fa bene a tutti e conviene sempre. Tutti abbiamo l’obbligo di educarci alla legalità, di informarci e di combattere gli evasori, i falsi invalidi, i truffatori, i riciclatori di denaro sporco e trafficanti di merce contraffatta. In particolare quando si è grandi si sbaglia perché si cercano i guadagni facili e si paga l’errore commesso con la confisca dei beni sottratti ingiustamente alla comunità. Attualmente i “furbi” danneggiano la società e i soldi servono per il bene comune: ospedali, scuole, servizi in genere, pensioni ecc. Tutti dobbiamo contribuire a stanare gli evasori nel nostro piccolo. 
Il Maggiore Sivilli proietta filmati sul tema della legalità, fa sorridere il pubblico con la sequenza del film “La banda degli onesti” di Totò e Peppino alle prese con la stamperia clandestina delle  banconote contraffatte. Proietta i monologhi del comico Brignani contro gli evasori fiscali, soprattutto totali giudicandoli ladri e assassini. Con la cifra che manca annualmente nelle casse italiane, potremmo benissimo migliorare servizi quali la sanità, importantissima per uno stato in salute, in tutti i sensi: da qui la definizione di “evasori assassini” che il comico non si tira indietro ad usare. “Con le tasse che non pagate, chissà,  avremmo potuto salvare qualche malato in più”. Il Maggiore cita anche esempi di personaggi dello sport e dello spettacolo che cambiano residenza all’estero per non pagare le tasse in Italia, ma trattandosi de residenza “finta”, si finisce con la condanna a pagare multe salatissime.
Gli evasori si annidano dappertutto e occorre osservare anche gli scontrini fiscali in modo più attento per distinguerli da quelli falsi. Per non parlare delle spese pazze dei politici, della falsificazione dei prodotti contraffatti che sono pericolosi e dannosi alla salute e sfruttano spesso il lavoro minorile, creando danno alle aziende oneste. Chiede infine ai ragazzi di spendere qualche euro in più per vivere con più sicurezza.

Giuseppe Dilernia   – Pedagogo  -  Dirigente Comunità Terapeutica San  Michele
Strategie di intervento sulle devianze. Difficoltà nella comunicazione tra adulti e adolescenti.
 Successivamente il Dirigente Comunità Terapeutica “San  Michele” Giuseppe Dilernia evidenzia che i ragazzi hanno giù discusso in classe su problematiche giovanili e familiari tutto l’anno. Si sono affrontati argomenti riguardanti il disagio, devianza e dipendenze attuali. L’obiettivo è stato quello di essere consapevoli dei pericoli che si incontrano con l’uso delle sostanze stupefacenti, delle pillole miracolose per dimagrire o degli integratori falsi per ottenere in poco tempo un fisico muscoloso e perfetto. Si è parlato persino delle dipendenze in genere, comprese quelle legate all’uso scorretto di Internet, delle chat, dei social network. Internet è come una strada che percorriamo e troviamo tante vetrine, ma spesso non siamo consapevoli dei rischi a cui stiamo andando incontro e non sappiamo chi sta dall’altra parte. Ecco perché è importante che il surfing on Internet avvenga insieme ai genitori e agli educatori. Tutti abbiamo il compito di salvaguardare il contesto in cui viviamo: scuola, famiglia, gruppo sportivo, parrocchia. Insieme, con il dialogo tra adulti e adolescenti, possiamo confrontarci e aiutarci vicendevolmente nel cammino della vita.

       Barbara Pinna – Docente religione – Liceo-Pedagogico E. Lussu
       Maria: una mamma. Il dialogo tra Gesù e Maria.

Segue l’intervento della docente  di religione del Liceo-Pedagogico E. Lussu - Barbara Pinna - che affronta il tema del dialogo tra Gesù e Maria. La Madonna è mamma e le sue parole nel vangelo sono vitali, sono poche ma molto significative. I suoi silenzi sono vitali anche più delle parole, ma dialoga con Gesù in ogni istante perché nessuno deve sentirsi solo. Del resto il nome “mamma” è il primo che impariamo a dire, è il primo che si usa spontaneamente nei momenti di sofferenza. Occorre dialogare con tutti e non dare nulla di scontato. Ogni mamma deve saper dire di “no” quando è necessario e deve assumersi le proprie responsabilità, come fa Maria con Gesù. La scuola è luogo di formazione e di svago, per ciò bisogna osservare i compagni e nessuno deve essere lasciato solo, specialmente durante i momenti di difficoltà. La docente cita infine il passo del vangelo in cui Gesù si reca al tempio di Gerusalemme e viene ritrovato dopo 3 giorni in mezzo ai sapienti. Gesù si giustifica di fronte ai genitori affermando di aver avuto il compito di occuparsi del Padre suo. La Madonna quindi capisce e comprende ciò che ha fatto Gesù. Allo stesso modo i genitori devono saper ascoltare i propri figli, comprenderli e studiare insieme tutte le strategie per una crescita armoniosa ed equilibrata. Gli adulti devono capire i ragazzi e i ragazzi devono saper ascoltare gli adulti.

Don Marco Statzu – Docente di antropologia – Pontificia Facoltà Teologica 
La famiglia: risorsa e strumento nel processo di crescita. L’importanza della famiglia nell’educazione dei ragazzi. 
Con Don Marco Statzu – Docente di antropologia – Pontificia Facoltà Teologica si è approfondito il tema della famiglia come risorsa e strumento nel processo di crescita. Oggi più che mai assume una notevole importanza la famiglia nell’educazione dei ragazzi, anche se è notevolmente cambiata rispetto al passato. Tra separazioni, divorzi e altri modelli spesso arrivano le crisi dei componenti familiari, ma l’importante è essere se stessi e sapersi accettare. Ognuno nasce con un dono... perciò alla fine ognuno fa quello che è ed è bello condividerlo con chi si ha accanto. Bisogna, prosegue il docente, accettare e vivere i rapporti con chi si vive. C’era una volta lo stereotipo ‘famiglia del Mulino Bianco’, quello della pubblicità, ora più che mai occorre ripensare al ruolo delle persone e in particolare alle persone che fanno un percorso di vita: si nasce, si diventa bambini, adolescenti, adulti, anziani e si muore. Alla base della nostra esistenza infine ci deve essere l’amore per se stessi e per il prossimo. Amare se stessi significa conoscersi, imparare  a capire chi siamo, di cosa abbiamo bisogno e dove vogliamo andare, se vogliamo poi essere amati ed imparare ad amare gli  altri.  

Vincenzo Muntoni – Cultore di storia locale
Genitori e  figli ai tempi dei nostri nonni

Con prof. Vincenzo si affronta il rapporto tra genitori e figli ai tempi dei nostri nonni. Ormai si è modificato il concetto di obbedienza e in passato non c’era molto spazio per il conflitto: il genitore comandava e il figlio, volente o nolente, ubbidiva. Ora invece i genitori apprezzano i figli che prendono posizione e discutono, che “ci sanno fare” verbalmente. Se attualmente c’è poca comunicazione tra le parti ciò è dovuto alle forme diverse di dialogo.  Le modifiche sono in atto da 30, 40 anni e sono cambiati in particolare i luoghi e le occasioni in cui ci si conosce. Il dialogo era sempre presente in ogni casa, in chiesa e in particolare nella strada. Con le nuove tecnologie, i tablet e gli smartphone non esiste più il dialogo diretto ma occorre che ci si incontri tra generazioni attraverso la costruzione di un modello ideale di crescita, un percorso in cui ognuno ha la responsabilità del proprio compito. Occorre delineare le strategie per affrontare i conflitti con i figli dalla più tenera età all'adolescenza e finchè si è adulti. Il compito dei genitori e degli educatori è quindi quello di fare diventare i figli autonomi, capaci di stare al mondo, di relazionarsi con gli altri.

I bambini e i ragazzi fanno il loro lavoro: diventano grandi. Il compito dei genitori è aiutarli e accompagnarli in questo percorso.

Saluti finale

      Dott. Carlo Tomasi -  Sindaco di San Gavino

La scuola al centro dell’educazione, il luogo dove si cresce. L’impegno dell’amministrazione Comunale per fare la SCUOLA BELLA al centro della comunità sangavinese.


Mons. Giovanni Dettori – Vescovo della Diocesi di Ales Terralba
Considerazioni e riflessioni conclusive. Confrontarci fa sempre bene – bisogna avere sempre qualcuno con cui confidarci e dire tutto – Guai a stare da soli – I peccati scaduti! Quelli che hai sullo stomaco! Vi prego .. non conservate i veleni, cacciate via le tensioni. Non state mai soli. Eliminate al più presto le tensioni e siate sereni e allegri.
Conoscete la  formula A + B – C?
Eccola... Allegria + Bontà - Cattiveria
E' necessario vivere da risorti.
1) non abbiate la morte dentro ed eliminate la tristezza;
2) abbiate sempre il buon umore e comunicate ciò che avete di più bello:
3) siate vivaci, originali, anche capricciosi, ma aiutate papà e mamma; dimenticavo..... anche i vostri professori e professoresse.


Il convegno termina con gli auguri di una Buona Pasqua per tutti da parte di Monsignor Giovanni Dettori, del Sindaco Carlo Tomasi e della Dirigente scolastica Susanna Onnis.
 
                                          Buona Pasqua e Pasquetta a tutti.